In questa guida spieghiamo quali sono le caratteristiche del fungo Russula Tinctipes.
Una Russula, descritta da J. Blum, nel 1954, nel Bulletin Mycologique Français e ripresa in Crypt.Mycol. da Bon nel 1986, validata e ridescritta da Reumaux nel 1999, è la bellissima e rara “Russula tinctipes”. Mancante nelle raccolte e quindi nella letteratura transalpina e in quella della media Europa, per il fatto che la troviamo come stazioni di crescita nell’area mediterranea, Centro Italia e Isole, sotto Quercus, in terreni argillosi, climi caldi, non eccessivamente umidi, é descritta in Italia da Sarnari.
Quest’unico carpoforo, di discrete dimensioni, colpisce per avere un cappello di un color rosso mela, difficilmente ripetibile in altri carpofori. Altre caratteristiche, come la conformazione lobata e irregolare del cappello, la carnosità e la compattezza portano alla determinazione. La cute è di per sé umida e brillante, e, verso il centro, il color rosso mela, apparentemente vellutato, si stinge in un un disco centrale e depresso color crema. Le lamelle, un po’ ventricose, sono serrate, ma lasciano intravvedere una discreta intervenatura. Esse sono di un color giallo burro inconfondibile. Il gambo bianco, pressoché cilindrico, è corrugato e mostra tra le pieghe qualche sfumatura rosea. La carne è bianca e il sapore dolce.
La pileipellis ha peli irregolari di calibro e ispessiti e dermatocistidi a clava incrostati. Dal punto di vista della sistematica viene inquadrata nella subsezione delle Paraintegrinae, Sezione delle Polychromae, Sottogenere Russula.