In questa guida spieghiamo quali sono le caratteristiche del fungo Omphalina Barbularum.
Nonostante la specie sia piuttosto diffusa nel suo ambiente di crescita (segnalata comunque anche nelle regioni continentali), scarna è la bibliografia che la richiama e rappresenta. Omphalina barbulatum (da “barbula” uno dei diversi muschi della sabbia su cui cresce) si distingue, macroscopicamente, oltre che per la sua forma gracile e graziosa, per un aspetto definito, l’irreversibile igrofanità del tessuto pileico, a volte rilevabile anche su esemplari “in habitat”, ma più marcata il giorno dopo la raccolta del fresco. Questo contrasta in modo evidente con l’apparato imeniale, che non muta e la rappresenta a maturità.
Corpo fruttifero: 0,5 ÷ 4 cm, omogeneo, con gradazioni brunastre negli esemplari freschi, cappello da piano sino ad assumere, a maturità, la caratteristica forma imbutiforme-ombelicata, con depressione centrale piuttosto notevole; l’orlo, debolmente involuto, è marginalmente e fittamente striato
Lamelle: chiaro brunastre, spaziate, brevemente decorrenti, intercalate da numerose lamellule;
Gambo: 3 ÷ 6 cm ± adeguato alle dimensioni del cappello, cilindrico, concolore, con porzione basale più chiara.
Carne: bianco brunastra, sottile, con odore debolmente farinaceo
Habitat: cresce sul muschio, tra cespugli di Ammophila arenaria, delle zone sabbiose che si interpongono tra la battigia e la vegetazione litorale costituita prevalentemente da Quercus ilex e Pinus.