In questa guida spieghiamo quali sono le caratteristiche del fungo Melanoleuca Strictipes.
Molto comune e più conosciuta con il nome di Tricholoma cnista, definizione poi abbandonata probabilmente perché utilizzata per indicare specie diverse con minime differenze macroscopiche, come per esempio Melanoleuca substrictipes da cui si diversifica, attraverso l’indagine microscopica, Melanoleuca evenosa ss. Konr., Melanoleuca queletii Bon e Melanoleuca nivea. Marcel Bon la pone, a causa delle misure dei cistidi, tra le specie macrocistidiate, nella Sezione Alboflavidae; una Sezione che raggruppa carpofori bianchi, o molto pallidi, presentanti cistidi con profilo variabile, in cui solo la lunghezza delle spore consente una diversificazione accettabile.
Sinonimi: Tricholoma strictipes Karst.1891
Collybia strictipes (P. Karst) Sacc. 1891
Agaricus stritipes (P. Karst.) Britzelm. 1894
Melanoleuca evenosa var. strictipes P. Karst.) Pace 1975
Tricholoma cnista var. evenosum Sacc. 1887; Tricholoma evenosum(Sacc.) Maire 1916
Melanoleuca evenosa ( S a c c . ) K o n r a d 1927
Melanoleuca subalpina (Britzelm.) Bresinsky & Stangl) 1971
Melanoleuca queletii Bon 1990
Posizione sistematica. Classe: Basidiomycetes, Ordine: Tricholomatales, Famiglia: Tricholomataceae, Genere: Melanoleuca
Cappello: varia tra 8-15 cm, di consistenza poco carnosa, dapprima convesso campanulato con il margine involuto, poi appianato, con un largo umbone ottuso, sempre evidente; cuticola risulta separabile, liscia nel giovane, poi presto screpolata, da cui il vecchio termine cnista derivante dal greco knestòs, cioè screpolato, verso il centro, per strisce concentriche, di colore bianco-avorio, bianco-crema, più scura al centro.
Lamelle: si presentano fitte, a volte forcate, ineguali, smarginate, annesse per un dentino, talvolta leggermente intervenate, di colore cremabiancastro, avorio, occasionalmente con riflessi rosati.
Gambo: misura 8-12 x 0,5-1,2 cm, ed è slanciato, piuttosto sottile, pieno, fibrilloso, pruinoso in alto, concolore alle lamelle.
Carne: spessa al disco, risulta tenera nel cappello, ma fibrosa nel gambo, bianca, leggermente virante al brunastro a contatto con l’aria ed è caratterizzata da un odore leggero caratteristico di fiori, sapore dapprima dolciastro poi amaro.
Habitat: i prati ed i pascoli di montagna rappresentano il suo ambiente, il quale separa questa specie dalla consimile Melanoleuca parisianorum Haller ex Bon.