In questa guida spieghiamo quali sono le caratteristiche del fungo Entoloma Bloxamii.
Può esservi similitudine con Entoloma nitidum, pure di colore azzurro violaceo, ma dal portamento più esile, con un minore numero di lamelle e che cresce sui suoli acidi delle foreste di conifere.
Per la sua bellezza e rarità è stato inserito in alcuni paesi tra le specie protette e quindi è considerato un fungo da non raccogliere.
Nomi volgari: Entoloma di Bloxam
Posizione sistematica
Classe Basidiomycota, Ordine Entolomatales, Famiglia Entolomataceae, Genere Entoloma, Sottogenere, Sezione e Sottosezione Entoloma, specie bloxamii
Etimologia: il nome del genere deriva dal greco antico entus = dentro, all’interno, e luma, lumatos = frangia, lembo per la forma dei margini involuti del cappello di molte specie del genere, mentre il nome della specie onora il micologo Andrew Bloxam.
Cappello: inizialmente conico, in seguito conico-campanulato ed infine disteso-pulvinato con ampio umbone ottuso, di colore blu acciaio con sfumature grigiastre che con l’età tende ad assumere sfumature meno vistose sul grigio-bruno-violaceo, sovente con sfumature biancastre. Superficie liscia, asciutta, glabra e unita all’esordio, è presto dissociata in una fibrillosità riunita in fasci ed alla fine più o meno rimosa; a maturità sovente ruguloso-grinzosa. Cuticola sottile, separabile per pochi lembi. Margine sottile, a lungo involuto, un po’ eccedente.
Misura: 35-80 (90) mm.
Imenoforo: composto da lamelle smarginatoadnate, ventricose, piuttosto larghe, con profilo irregolarmente ondulato, di colore bianco avorio, talora quasi crema pallido, se viste di piatto, presto rosate per la maturazione delle spore, alla fine rosa sporco.
Gambo: di norma ingrossato nella zona mediana e più o meno affusolato alla base, canalicolato, pieno, sodo, fibrilloso, vergato longitudinalmente, concolore al cappello, talora con riflessi violacei specialmente all’apice, sempre più chiaro o bianco alla base; con l’età perde buona parte dell’intensità dei toni di colore per schiarire al grigio-azzurrognolo. 40-80 x 10-30 mm.
Carne: bianca, soda, fibrosetta nel gambo, sapore grato ed odore farinaceo.
Sporata: rosa.
Ecologia ed Habitat: fungo saprotrofo, specie rara, secondo letteratura cresce nei prati, nei pascoli e nelle radure erbose dei boschi, dalla pianura alla media montagna, su suoli basici di preferenza calcarei.
Commestibilità: viene considerato commestibile, ma da non consumare per il principio di precauzione, in quanto può essere confuso con altri entolomi tossici che provocano sindrome gastroenterica, anche grave, ma soprattutto per la sua rarità, per cui dovrebbe essere raccolto essenzialmente per scopo di ricerca e studio.