In questa guida spieghiamo quali sono le caratteristiche del fungo Aureoboletus Gentilis, specie tipo e unica del genere Aureoboletus.
Si tratta di un boleto di medio piccole dimensioni, dal cappello di un bel rosa (viene definito rosa antico), ma la parte che più attira l’attenzione é certamente l’imenoforo, di un colore giallo dorato, che si potrebbe definire quasi fosforescente. Questa bella tonalità ha la caratteristica di permanere quasi fino alla maturità avanzata.
Cappello: 30-70 mm. di diametro, emisferico da giovane, poi convesso e infine quasi appianato; superficie pileica liscia, un pò vischiosa a tempo umido, colore rosa da giovane, in vecchiaia tende a sbiadire sull’ocra rosato.
Tuboli: di media lunghezza, adnati al gambo con corto filetto, di un colore giallo vivo, che soltanto in vetustà si modificano in un giallo piu scuro, immutabili al tocco.
Pori: relativamente grandi un pò angolosi, di un bel giallo più vivido e brillante dei tuboli, in vecchiaia come i tuboli, immutabili al tocco.
Gambo: 5-20 x 20-70 mm, di solito cilindrico, slanciato, a base attenuata-appuntita, pieno, di colore giallo meno appariscente di quello dei pori, con tendenza nella metà inferiore ad assumere sfumature rosato rossicce.
Carne: abbastanza soda da giovane, poi molle nel cappello, biancastra, con alone rosato nei contorni di gambo e cappello, immutabile, odore leggero ma gradevole, sapore non accertato. Buon commestibile, ma data la taglia ridotta e i non frequenti ritrovamenti è consigliabile non raccoglierlo per scopi alimentari.
Habitat: in boschi di latifoglia, singoli o a gruppi di pochi esemplari, a volte uniti alla base in coppia.
OSSERVAZIONI: specie non difficile da determinare macroscopicamente, si distingue dagli altri boleti per le dimensioni medio-piccole, in alcuni casi anche minuscole, la superficie pileica liscia e un pò viscosa, il tipico colore rosa e il giallo oro dell’imenoforo, che non si riscontra in nessun altro boleto, la carne immutabile al taglio e al tocco